Presepio 2014
Non spegnete la SPERANZA!
In questo presepio abbiamo desiderato rappresentare due scene ben distinte: a sinistra, alcune situazioni di povertà, di abbandono, di degrado, di disagio, di emarginazione, di solitudine, di discriminazione razziale e di prepotenza; a destra, la nascita di Gesù, che è segno di speranza e di gioia.
Al centro della scena di sinistra c’è una fontana che è collegata, da una stradina, a Gesù. L’acqua è fonte di vita. Chi attinge acqua da questa sorgente può, sicuramente, vedere la speranza. Chi si affida a Gesù può uscire da situazioni di emarginazione e degrado. In effetti, le due figure al centro vorrebbero rappresentare proprio questo passaggio: la conversione da una parte e l’accoglienza dall’altra.
In questo presepio ci sono tanti simboli contrapposti: l’albero secco e quello verde, la violenza dell’uomo e i Re Magi con i doni, la solitudine/povertà e la famiglia felice all’incontro con Gesù, la casa abbandonata e la capanna della natività, la collina spinosa con animali striscianti e la collina fiorita con il cane ed il gatto che giocano, il deserto sabbioso e il prato fiorito.
Come scritto nel libro di don Tonino Bello, donatoci da don Angelo, “Venti di guerra e speranze di pace”, nel mondo, purtroppo, ci sono tanti segni del “diluvio”: la povertà, l’ingiustizia, le guerre, le discriminazioni, l’indifferenza, ecc.; ma anche, per fortuna, tanti segni dell’“arcobaleno”: la solidarietà, l’amicizia, l’amore, l’aiuto, il dialogo, l’obiezione di coscienza, il coraggio, ecc.
Gesù è il segno di speranza più grande. Il Signore è la nostra fonte di speranza perché, come scritto nel versetto di Isaia, il Signore dice: “Non mi dimenticherò di te, ho scritto il tuo nome sulle palme delle mie mani”.