Presepio 2019
Gesù è la nostra Pace
Gesù abbatte il muro dell’inimicizia
In questo presepio, possiamo notare che Gesù, con la sua nascita, ha “rotto” un muro di separazione, di divisione. Anche Paolo, nella sua lettera agli Efesini, per raccontare la novità introdotta da Gesù Cristo nel suo “venire” nel mondo, utilizza proprio l’immagine del muro presente nel Tempio di Gerusalemme, che serviva a tener separati gli Ebrei dai pagani: “Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l’inimicizia” (Efesini 2, 14).
La “venuta” dunque di Gesù nel suo “farsi carne” porta con sé questi frutti belli di vicinanza, di pace, di familiarità, di fraternità, di abbattimento dei muri che dividono gli uomini.
Il divario sociale
In questo presepio abbiamo voluto rappresentare anche il divario sociale che esiste oggi nel mondo. Un mondo pieno di divisioni, di egoismi, di discriminazioni, di muri, appunto. Da una parte un mondo ricco ma solo per poche persone e dall’altra un mondo povero per tante persone.
Papa Francesco nella sua esortazione pastorale “Christus vivit”, riprendendo proprio il passo della lettera agli Efesini, scrive (n. 169): “Propongo ai giovani di andare oltre i gruppi di amici e costruire l’«amicizia sociale», cercare il bene comune. L’inimicizia sociale distrugge. Una famiglia si distrugge per l’inimicizia. Un paese si distrugge per l’inimicizia. Il mondo si distrugge per l’inimicizia. E l’inimicizia più grande è la guerra. Oggigiorno vediamo che il mondo si sta distruggendo per la guerra. […] Siate capaci di creare l’«amicizia sociale»”.