Presepio

PRESEPIO ARTISTICO in Chiesa Parrocchiale

 

In parrocchia, da moltissimi anni, viene allestito il Presepio.
Le persone che si sono succedute alla sua costruzione hanno utilizzato vari materiali e varie tecniche ma sempre mantenendo lo stesso spirito, lo stesso entusiasmo e la stessa finalità: rappresentare la nascita di Gesù Cristo.

 

Apertura e Orari

Il Presepio è aperto dal 25 dicembre fino alla terza domenica di gennaio.
Orari giorni festivi: dalle 15.00 alle 18.00 e prima e dopo ogni funzione religiosa
Orari giorni feriali: dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00

 

La Storia del presepio… a Fiera

Le origini

La costruzione del Presepio in chiesa parrocchiale, possiamo affermarlo con una discreta certezza, è iniziata subito dopo l’ingresso del parroco don Giovanni Michelan negli anni 1935-36 per opera di un gruppo di giovani che facevano parte della “San Vincenzo de’ Paoli” (oltre al Presepio, i giovani della San Vincenzo avevano predisposto, sempre gratuitamente, anche un Ambulatorio Medico per coloro che ne avevano bisogno, coadiuvati da due grandi medici: il prof. Menenio Bortolozzi e il dott. Gian Battista Candiani).
Il Presepio veniva costruito nella cappella di sinistra, dove ora si trova l’altare della Madonna. Tra l’altare e la balaustra venivano appoggiate alcune travi sulle quali erano sovrapposte le tavole di legno per ottenere un piano inclinato sul quale si allestiva il Presepio. Le statue erano di terracotta, le montagne venivano create con la carta ed il muschio ricopriva tutta la superficie.

Dopoguerra

Durante la guerra 1940-45 il Presepio non è stato costruito data la precaria situazione.
Finita la guerra, con la fondazione del Circolo Anspi, alcuni iscritti hanno pensato di riprendere la tradizione del Presepio. La collocazione, però, non fu più presso l’altare della Madonna, ma sul lato destro della chiesa, vicino all’ingresso.
Si mettevano tre grossi cavalletti in ferro con sopra due grandi tavoloni sui quali poter realizzare il Presepio.
I primi Presepi erano molto semplici ma col passare del tempo sono stati inseriti alcuni effetti di luce, poi anche la luna e le stelle, e perfino (a quel tempo non era usuale poterlo fare) è stata posta anche una pompa con la canaletta dell’acqua per far girare la ruota del mulino. Le case erano costruite di legno, sagomate e dipinte. Le statue di terracotta hanno lasciato il posto a quelle di plastica colorata, più belle e variopinte. Oltre al muschio veniva utilizzato anche il ghiaino colorato per fare le stradine.

Tempi nostri

Dal 2006 il presepio torna nella sede originale, nella cappella dell’altare della Madonna.
Oggi, il presepio viene costruito da un gruppo di adulti che ogni anno rappresentano la natività in modo diverso, affiancando, quasi ogni anno, anche una o due scene evangeliche avvenute prima o dopo la nascita di Gesù.
Diversi sono anche i materiali utilizzati: le case in polistirolo, le statue semoventi con vestiti veri, il ciclo elettronico del giorno (alba, giorno, tramonto e notte), le luci sulle casette, la luna e l’arcobaleno proiettati, le stelle ottenute tramite fibre ottiche, la musica e tanto altro.

Buona visione


  • Presepio 2023

    Presepio 2023

    I MAGI in visita da RE ERODE

     

    Il Vangelo secondo Matteo è l’unica fonte cristiana ufficiale a descrivere l’episodio: i Magi, al loro arrivo a Gerusalemme, fecero visita a Erode, il re della Giudea romana, chiedendo dove fosse “il re che era nato”, in quanto avevano “visto sorgere la sua stella”.

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  • Presepio 2022

    Presepio 2022

    “Non temere, MARIA. Non temere, GIUSEPPE”

     

    Il brano evangelico dell’“Annunciazione” dell’angelo a Maria è certamente uno dei brani più noti e narra l’evento centrale della storia: l’incontro personale di Dio con una persona umana.
    MARIA è invitata a “non temere”, a non aver paura, a non chiudersi in se stessa: è incoraggiata ad aprirsi allo “Spirito di Dio”. Infatti, dopo una comprensibile titubanza iniziale, Maria si affiderà totalmente alla volontà del Padre, dicendo: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc.1,26-38).

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  • Presepio 2021

    Presepio 2021

    GIUSEPPE

    GIUSEPPE, il Santo che aiuta a vedere la Luce di Gesù

    Si è concluso da pochi giorni – nel giorno in cui si celebrava la solennità dell’Immacolata Concezione – l’Anno speciale dedicato a san Giuseppe. Infatti, l’anno scorso, l’8 dicembre 2020, in piena pandemia papa Francesco istituiva un Anno speciale dedicato al padre putativo di Gesù attraverso la Lettera apostolica Patris Corde («Con cuore di padre»). Un evento pensato dal Vescovo di Roma per celebrare un importante anniversario: i 150 anni dalla proclamazione del santo a patrono della Chiesa universale (8 dicembre 1870).

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  • Presepio 2020

    Presepio 2020

    La PANDEMIA non può spegnere la LUCE del NATALE

    Gesù: la luce in mezzo a noi

    Tra i segni di luce in tempi difficili, come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia, c’è il PRESEPIO.
    Papa Francesco, dopo l’Angelus dello scorso 6 dicembre, ha detto che il presepio è il simbolo del Natale per eccellenza ed è un segno di speranza: “Facciamo in modo di non fermarci al segno, ma di andare al significato, cioè a Gesù, all’amore di Dio che Lui ci ha rivelato, andare alla bontà infinita che ha fatto risplendere sul mondo. Non c’è pandemia, non c’è crisi che possa spegnere questa luce. Lasciamola entrare nel nostro cuore, e tendiamo la mano a chi ha più bisogno. Così Dio nascerà nuovamente in noi e in mezzo a noi”.

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  • Presepio 2019

    Presepio 2019

    Gesù è la nostra Pace

    Gesù abbatte il muro dell’inimicizia

    In questo presepio, possiamo notare che Gesù, con la sua nascita, ha “rotto” un muro di separazione, di divisione. Anche Paolo, nella sua lettera agli Efesini, per raccontare la novità introdotta da Gesù Cristo nel suo “venire” nel mondo, utilizza proprio l’immagine del muro presente nel Tempio di Gerusalemme, che serviva a tener separati gli Ebrei dai pagani: “Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l’inimicizia (Efesini 2, 14).

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  • Presepio 2018

    Presepio 2018

    Il Battesimo di Gesù

    Gesù Cristo, giunto all’età di trent’anni, si recò al fiume Giordano, dove si trovava Giovanni Battista, si mise in fila come tutti gli altri e si fece battezzare. In realtà, Gesù non aveva bisogno del Battesimo, perché non aveva peccato, ma si presenta da Giovanni per farsi vicino al popolo penitente che cercava la salvezza dell’anima. Infatti, il battesimo di Giovanni era un battesimo di penitenza e di vita nuova, cioè di conversione.
    Il Battista, al vedere Gesù, riconoscendo in Lui il Messia, cerca di impedirgli di farsi battezzare ma Gesù risponde in maniera enigmatica:

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  • Presepio 2017

    Presepio 2017

    Gesù, il buon SEMINATORE

    Gesù è il “seminatore” di parole, di gesti e di amore verso tutti. Addirittura sembra “sprecare”, cioè “sovrabbondare”, il suo seme su vari “terreni”, ovvero le “persone”, in modo che arrivi veramente dappertutto, quindi a tutti noi. Così come narrato da questa parabola:

    Parabola del seminatore (Mc 4, 3-9)
    “Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la STRADA e vennero gli uccelli e la divorarono. Un’altra cadde fra i SASSI, dove non c’era molta terra, e subito spuntò perché non c’era un terreno profondo; ma quando si levò il sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò. Un’altra cadde tra le SPINE; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. E un’altra cadde sulla TERRA BUONA, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il TRENTA, ora il SESSANTA e ora il CENTO per uno”. E diceva: “Chi ha orecchi per intendere intenda!”.

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  • Presepio 2016

    Presepio 2016

    MIGRANTI minorenni, vulnerabili e senza voce

    “[…] Le migrazioni, oggi, non sono un fenomeno limitato ad alcune aree del pianeta, ma toccano tutti i continenti e vanno sempre più assumendo le dimensioni di una drammatica questione mondiale […]”. Con queste e altre parole papa Francesco ha voluto richiamare l’attenzione sulla realtà dei migranti minorenni, specialmente quelli soli,sollecitando tutti a prendersi cura dei fanciulli che sono tre volte indifesi perché minori, perché stranieri e perché inermi, quando, per varie ragioni, sono forzati a vivere lontani dalla loro terra d’origine e separati dagli affetti familiari.

    Nel presepio, la Famiglia di Nazareth è posta in una barca semirovesciata, simbolo dei tanti immigrati morti in mare e che hanno trasformato il Mediterraneo in un grande cimitero.

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  • Presepio 2015

    Presepio 2015

    FAMIGLIA, luce del mondo

    Ogni famiglia è sempre una luce, per quanto fioca, nel buio del mondo“. Con queste parole papa Francesco ha esortato a pregare durante la veglia di preghiera in vista del Sinodo delle Famiglie.

    Nel presepio, la Famiglia è al centro di tutta la scena perché tutto inizia, passa e culmina nella famiglia di Gesù di Nazareth.

    Inoltre, sono rappresentate tre strade grigie, a simboleggiare le nostre diverse strade che tutti noi stiamo percorrendo, le nostre diverse situazioni in cui ci troviamo a vivere, le nostre diverse ideologie. Non sono candide, non sono dritte, non sono precise ma quando passano attraverso Gesù diventano una sola via, bianca, dritta e sicura perché siamo guidati da Colui che ci unisce, che ci guida e che ci rende tutti fratelli, indistintamente da quale strada siamo arrivati.

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  • Presepio 2014

    Presepio 2014

    Non spegnete la SPERANZA!

    In questo presepio abbiamo desiderato rappresentare due scene ben distinte: a sinistra, alcune situazioni di povertà, di abbandono, di degrado, di disagio, di emarginazione, di solitudine, di discriminazione razziale e di prepotenza; a destra, la nascita di Gesù, che è segno di speranza e di gioia.

    Al centro della scena di sinistra c’è una fontana che è collegata, da una stradina, a Gesù. L’acqua è fonte di vita. Chi attinge acqua da questa sorgente può, sicuramente, vedere la speranza. Chi si affida a Gesù può uscire da situazioni di emarginazione e degrado. In effetti, le due figure al centro vorrebbero rappresentare proprio questo passaggio: la conversione da una parte e l’accoglienza dall’altra.

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  • Presepio 2013

    Presepio 2013

    La vita nascosta di Gesù

    Nel presepio di quest’anno, oltre alla Natività di Gesù, abbiamo voluto rappresentare quella che i Vangeli chiamano “la vita nascosta di Gesù”. A Nazareth Gesù visse sino a 30 anni nella comune quotidianità della vita familiare, condividendo tradizioni e pratiche religiose. Di tutto questo periodo non si hanno notizie.

    A noi piace pensare che Gesù, da ragazzino, fosse sempre in mezzo a tante altre persone, a Giuseppe e Maria soprattutto, ma anche ad amici e parenti… un po’ come noi.

    Paolo VI, in occasione del suo pellegrinaggio in Terrasanta, il 5 gennaio 1964, proprio a Nazareth parlò in modo chiaro e significativo del mistero della vita nascosta di Gesù.

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  • Presepio 2012

    Presepio 2012

    La Ricerca dell’Alloggio

    Per loro non c’era posto nell’albergo. Molto probabilmente per “albergo” si intendeva “stanza” (dal greco “Katalyma”). In effetti, nelle attuali traduzioni si indica “alloggio”. Noi, comunque, nel nostro presepio abbiamo voluto rappresentare più la tradizione che la realtà. L’oste che ripetutamente dice di “NO”, con la testa, indica proprio i nostri “no” a Gesù, i nostri rifiuti ad accogliere Gesù nelle nostre case, nei nostri cuori.

    I pastori. I primi a ricevere l’annuncio sono stati proprio i pastori. L’angelo non è andato ad annunciarlo al Re o all’Imperatore perché la “grande gioia” della nascita del Salvatore, il Cristo, è per tutti, a partire dai più poveri.

    La mangiatoia. Gesù nasce in un luogo povero, sporco, destinato agli animali. Lui, il Figlio di Dio, che poteva nascere nel posto più bello del mondo, invece, ha scelto la povertà per far capire a tutti noi l’estremo bisogno di sobrietà e di umiltà.

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  • Presepio 2011

    Presepio 2011

    La presentazione di Gesù al Tempio

    La presentazione di Gesù al tempio è l’episodio, narrato nei vangeli, che conclude la parte dei racconti dell’infanzia: Gesù viene proclamato, da Simeone, il Messia del Signore, cioè il Cristo, ovvero il Salvatore del mondo.

    Dal Vangelo di Luca (2, 22-28)

    22Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, 23come è scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; 24e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore.

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  • Presepio 2010

    Presepio 2010

    Gesù: uomo e Figlio di Dio

    Il ritrovo di Gesù tra i dottori (la scena centrale del presepio) è l’unico episodio narrato nei vangeli che racconta della giovinezza di Gesù: fa parte dei racconti dell’infanzia e si colloca proprio tra la “nascita a Betlemme” e la “vita nascosta a Nazareth”.

    Dal Vangelo di Luca (2, 46-50)

    46Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. 47E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 48Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: “Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo”. 49Ed egli rispose: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio? ”. 50Ma essi non compresero le sue parole.

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  • Presepio 2009

    Presepio 2009

    Maria, Madre di DIO

     Il tema centrale del presepio di quest’anno è MARIA proprio in occasione dell’anno Mariano Diocesano.

    Il vescovo mons. Andrea Bruno Mazzocato, concludeva la sua Esortazione pastorale con queste parole di Giovanni Paolo II: “La Chiesa, sempre e particolarmente nei nostri tempi, ha bisogno di una Madre. Nessun altro sa introdurci come Maria nella dimensione divina e umana del mistero di Cristo”.

    Maria, definita “Specchio purissimo della Carità di Dio” è la Madre che intercede ed è un modello da imitare. Proprio nel tempo di Natale siamo invitati ad approfondire la figura di Maria e la sua presenza e azione nella Chiesa e nel Mondo.

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  • Presepio 2008

    Presepio 2008

    La Ricerca dell’Alloggio

    Da Nazareth, Maria e Giuseppe sono costretti ad andare a Betlemme perché l’imperatore romano ha deciso di fare il censimento di tutti gli uomini che abitavano nel suo impero. E tra costoro, anche questi giovani sposi. Affrontano i deserti, le strade scoscese, attraversano ruscelli e dirupi. Tanta la stanchezza, ancor maggiore la fatica perché questa giovane donna è incinta, già al nono mese!

    Immaginiamo la trepidazione di questo padre così amorevole e così giovane. Immaginiamo questa “mamma per la prima volta”! che deve affrontare un simile cammino inserito in un susseguirsi di prove. Immaginiamo la fatica di questi due giovani sposi che “quasi improvvisamente” si trovano a vivere insieme, ad affrontare gravi incomprensioni dei vicini, custodendo un Figlio che deve nascere e che rappresenta per loro, e per l’umanità, per la storia e tutto il creato, “la rivoluzione di Dio”!

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  • Presepio 2007

    Presepio 2007

    I Pastori: i primi missionari

    La novità di quest’anno è l’aggiunta di una scena non biblica ma che prende spunto dalla lettera pastorale del nostro vescovo: un pastore, che si fa “missionario”, annuncia la nascita di Gesù ad un fabbro che lavora con il suo aiutante.

     

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  • Presepio 2006

    Presepio 2006

    Gesù, Via Verità e Vita

    Gesù bambino è al centro della scena. Tutti i personaggi sono attorno a lui e tutti sono rivolti verso lui… fuorchè due, che continuano nei loro affari come non fosse successo niente, come se Gesù non entrasse nella loro vita, come se Gesù non dovesse interessarli in nessun modo.

     

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  • Presepio 2005

    Presepio 2005

    Dall’Annuncio alla Nascita

    Una delle prime cose che ci vengono alla mente, quando si pensa al Natale, è il Presepio. Proprio per questo non dobbiamo pensare al presepio solo come la rappresentazione scenografica della natività di Gesù. Dovremmo riuscire a vedere oltre. Nel presepio viene rappresentato un mistero concretissimo ma nello stesso tempo sconvolgente: Dio si è fatto carne ed abita in mezzo a noi!

    Meditiamo su questo mistero: quel Dio immenso ed infinito, che è il Signore del cielo e della terra, prende la forma di un bambino. Tutto per amore nostro!

    Entriamo allora nella nostra chiesa di Fiera e guardiamo il nostro presepio con occhi diversi.
    Quando vediamo rappresentata l’Annunciazione meditiamo su quel “Sì” che Maria ha pronunciato con molta trepidazione ma fidandosi di Dio. Chiediamoci se anche noi riusciamo a dire il nostro “Sì” alle varie proposte che Dio ci fa, fidandoci di Lui.

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  • Presepio 2004

    Presepio 2004

     

     

     

     

     

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  • Presepio 2003

    Presepio 2003

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  • Presepio 2002

    Presepio 2002

     

     

     

     

     

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  • Presepio 2001

    Presepio 2001

     

     

     

     

     

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  • Presepio 2000

    Presepio 2000

     

     

     

     

     

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  • Presepio 1999

    Presepio 1999

     

    Il PRESEPIO del GIUBILEO

    Il Grande Giubileo dell’anno 2000 porta a Roma, e in Vaticano, tantissime persone da tutto il mondo.

    Anche nel Presepio abbiamo voluto rappresentare il Giubileo.
    Da una parte: la natività, fonte e primizia di tutto.
    Dall’altra: vengono rappresentate tutte le persone che, pur arrivando da strade diverse (ci sono tre strade per rappresentare tutto il mondo), sono tutte dirette verso Gesù, passando per la porta Santa, aperta proprio per l’occasione.

     

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  • Presepio 1998

    Presepio 1998

     

     

     

     

     

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  • Presepio 1997

    Presepio 1997

     

     

     

     

     

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